
«Una proroga di appena 29 giorni per un servizio essenziale come quello dell’emergenza-urgenza extraospedaliera e del NUE 112 appare del tutto inadeguata e ingiustificabile».
È netta la posizione del sindacato Nursing Up Piemonte Valle d’Aosta, che interviene sulla recente delibera con cui l’AOU Città della Salute e della Scienza di Torino ha deciso di estendere, fino al 30 giugno 2025, le convenzioni con Azienda Zero attualmente in scadenza.
La proroga è motivata dalla necessità di evitare l’interruzione dei servizi e in attesa della ridefinizione del modello organizzativo regionale per il sistema delle emergenze. Il sindacato la definisce «un pannicello caldo» che non affronta le vere criticità del sistema.
Proroga e incertezze: il personale resta senza tutele
«Si continua a gestire l’emergenza-urgenza con logiche di rincorsa e di provvisorietà – commentano dal Nursing Up – mentre servono certezze, tutele per i lavoratori e una pianificazione chiara e duratura».
Il sindacato sottolinea come il personale coinvolto viva ormai da anni una fase di transizione continua, fatta di trasferimenti, passaggi di competenze e convenzioni a tempo determinato. «Non si può chiedere a medici, infermieri e operatori del 118 di garantire h24 un servizio salvavita, quando le istituzioni stesse mostrano un’incertezza cronica su assetti e responsabilità», afferma Claudio Delli Carri, segretario regionale Nursing Up Piemonte Valle d’Aosta.
Secondo il sindacato, l’intero comparto dell’emergenza-urgenza merita un confronto strutturato e trasparente tra Regione, Azienda Zero e operatori, «non decisioni tecniche prese in extremis per tamponare falle sistemiche».
Il Nursing Up chiede chiarezza sui tempi della riforma annunciata, garanzie per il personale e un piano strutturato che superi le logiche frammentarie delle proroghe a breve termine.
«La salute dei cittadini e la dignità di chi lavora ogni giorno sulle ambulanze e nei centri operativi non possono essere lasciate in balia dell’incertezza amministrativa», conclude Delli Carri.