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Nursing Up pronto a firmare l’accordo, ma le altre sigle sindacali frenano. «Ora servono scelte coraggiose»

Cuneo, 5 giugno 2025 – «Siamo pronti a firmare l’accordo per dare respiro ai servizi sanitari in affanno. Ogni giorno di attesa è un peso in più sulle spalle degli operatori». È netta la posizione di Claudio Delli Carri, segretario regionale del Nursing Up Piemonte Valle d’Aosta, all’indomani dell’incontro con l’ASL CN1 di Cuneo, dedicato all’applicazione della D.G.R. 11-866 del 10/03/2025 in tema di prestazioni aggiuntive per il personale del comparto sanitario.

Nonostante la disponibilità dichiarata dal Nursing Up a sottoscrivere l’intesa, l’accordo non è stato firmato a causa del no di alcune sigle sindacali che hanno espresso riserve sull’impostazione proposta dall’azienda. «È un’occasione persa – commenta Delli Carri –. L’obiettivo del fondo regionale è quello di integrare risorse economiche a quelle già previste. Ed è proprio in questa direzione che volevamo andare».

Nonostante l’ASL CN1 abbia dichiarato un bilancio di previsione 2025 con un disavanzo di oltre 12 milioni di euro, rimane in attesa di un’autorizzazione formale da parte della Regione per procedere con l’utilizzo pieno delle risorse economiche, con l’eventuale aumento del disavanzo.

Reparti al collasso

Intanto, però, la situazione nei reparti resta critica: mancano 140 infermieri, e i primi nuovi ingressi da concorso sono attesi non prima di ottobre. «In queste condizioni – sottolinea Delli Carri – non possiamo immaginare di chiudere posti letto o lasciare scoperti i turni. Serve un accordo ora».

Secondo Nursing Up, le risorse disponibili dovrebbero essere impiegate subito per rafforzare l’assistenza e tutelare chi lavora ogni giorno in prima linea. «Abbiamo scelto la via della responsabilità – afferma –. Chi dice no oggi, domani dovrà spiegare ai lavoratori e ai cittadini perché non si è fatto nulla, pur avendo le risorse a disposizione».

Il sindacato ribadisce la propria disponibilità a firmare un’intesa chiara, che rispetti quanto previsto dall’accordo regionale. «Solo così – conclude Delli Carri – si potrà arrivare, nel prossimo incontro previsto tra due settimane, alla firma di un accordo, se è trasparente e realmente utile per affrontare l’emergenza nei reparti».