Torino, 7 novembre 2025 – Per mesi il Nursing Up Piemonte e Valle d’Aosta è stato accusato di rallentare la macchina amministrativa, di creare tensioni e di ostacolare il lavoro delle aziende sanitarie soltanto per polemizzare. Oggi la verità è sotto gli occhi di tutti: il sindacato aveva ragione.
La nota ufficiale dell’ARAN (Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni) — prot. n. 105378 del 02/10/2025, prot. entrata n. 14187 del 02/10/2025 — conferma in modo inequivocabile che le ore straordinarie pregresse non possono essere pagate con le risorse del Fondo Premialità e condizioni di lavoro previste dall’articolo 103 del CCNL Sanità 2019-2021.
Chi, in questi mesi, ha tentato di screditare il Nursing Up accusandolo di voler ostacolare i processi gestionali dovrà ora fare i conti con una realtà ben diversa: non era il sindacato a rallentare la pubblica amministrazione, ma la direzione aziendale dell’Asl TO 4, di fatto, stava portando avanti pratiche alquanto contrastanti e discutibili.
Stop all’uso improprio del Fondo Premialità
L’ARAN chiarisce che i fondi contrattuali devono essere utilizzati esclusivamente nell’anno di competenza e che le risorse non possono essere spostate per coprire costi di esercizi precedenti. Per le annualità già chiuse, l’Agenzia richiama espressamente le regole del codice civile e la disciplina contabile del fondo rischi.
«È una vittoria della legalità e della trasparenza – dichiara Claudio Delli Carri, segretario regionale del Nursing Up Piemonte e Valle d’Aosta –. In questi mesi abbiamo assistito a tentativi di screditarci, dipingendoci come un ostacolo o come chi cerca visibilità attraverso la polemica. In realtà, abbiamo semplicemente difeso la legge e il contratto. Oggi l’ARAN ci dà ragione: erano altri a forzare le regole, non noi».
Il sindacato evidenzia che questa presa di posizione conferma, ancora una volta, la fondatezza delle proprie battaglie. Solo negli ultimi mesi, il Nursing Up Piemonte e Valle d’Aosta ha avviato oltre 150 ricorsi per tutelare i diritti dei professionisti sanitari — infermieri e oss — di fronte a problematiche irrisolte nelle procedure di gestione del personale e delle risorse economiche.
«Non accetteremo più che venga distorto il senso del nostro lavoro – prosegue Delli Carri –. Difendere la legalità e i diritti dei lavoratori non significa creare ostacoli, ma garantire il rispetto delle regole, della contrattazione e della dignità professionale di chi ogni giorno tiene in piedi la sanità pubblica».
Il Nursing Up Piemonte e Valle d’Aosta ribadisce che la posizione dell’ARAN smentisce in modo netto l’uso improprio dei fondi contrattuali e invita tutte le aziende sanitarie ad adeguarsi immediatamente, rispettando le norme e restituendo piena trasparenza nella gestione delle risorse.
Una conferma che restituisce chiarezza, correttezza e giustizia nei confronti di chi lavora ogni giorno al servizio dei cittadini.