
Claudio Delli Carri, Segretario Regionale del Nursing Up Piemonte: «Le dichiarazioni del commissario Schael riportano al centro del dibattito pubblico una questione cruciale: l’accesso equo e universale alle cure. Tuttavia, affrontare il problema delle liste di attesa esclusivamente attraverso lo stop alla libera professione intramoenia rischia di essere una risposta parziale e temporanea a una crisi ben più profonda. In Piemonte, la vera emergenza è la carenza di personale sanitario, in particolare di infermieri e professionisti sanitari, che rappresentano l’ossatura operativa del sistema. Senza un piano strutturale per colmare questa mancanza, qualsiasi misura rischia di essere inefficace. Le liste di attesa non si riducono solo con provvedimenti di questo tipo, ma attraverso un potenziamento reale delle risorse umane e una migliore organizzazione del lavoro. Chiediamo che il commissario Schael, al suo arrivo a Torino, metta al centro delle sue priorità non solo il miglioramento dei tempi di attesa, ma anche l’investimento su chi ogni giorno si fa carico del funzionamento del sistema sanitario. Le aperture serali e nel fine settimana, come proposto, sono utili ma necessitano di personale adeguato, che oggi manca. Non possiamo continuare a sopperire a queste carenze gravando ulteriormente sugli infermieri già esausti per turni massacranti e condizioni di lavoro insostenibili. Il Nursing Up è pronto a confrontarsi con il nuovo commissario per garantire che le misure intraprese non siano solo emergenziali, ma parte di una visione a lungo termine che restituisca dignità al lavoro degli infermieri e sicurezza ai cittadini, che hanno il diritto di accedere a cure tempestive e di qualità».