COMUNICATO STAMPA
Il Nursing Up sollecita la revisione delle tariffe delle prestazioni aggiuntive e un piano di erogazione dell’indennità di Pronto Soccorso esteso a tutta l’area dell’Emergenza.
Chiesto un confronto in Regione
Il Nursing Up, sindacato degli infermieri e delle professioni sanitarie, ha chiesto un incontro urgente al Presidente della Regione Valle d’Aosta e all’Assessore regionale alla sanità, per concretizzare le linee di indirizzo per l’erogazione dell’indennità di pronto soccorso, prevista dal Contratto di Lavoro, la quale come riconoscimento del lavoro nelle aree emergenziali della sanità va erogata a tutti coloro che operano nella grande area dell’Emergenza, siano essi nei pronto soccorso, sulle ambulanze del 118, nei pronto soccorso pediatrici o nei pronto soccorso ostetrici. Ma non solo: il Nursing Up ha chiesto anche, alla Regione Valle d’Aosta, di avviare immediatamente il confronto per la revisione delle tariffe delle prestazioni aggiuntive del personale delle professioni sanitarie del comparto, ricordando che l’attuale cifra è ormai obsoleta visto che gli importi risalgono ad un accordo del 2013.
Il Segretario Nursing Up Piemonte e Valle d’Aosta, Claudio Delli Carri, sottolinea: “Il dialogo costruttivo con la Regione e con l’assessorato alla sanità non è mai mancato e auspichiamo che anche in questo caso si possa giungere celermente ad una soluzione positiva. Per quel che riguarda l’indennità di Pronto Soccorso, per noi è necessario comprendere che essa va riconosciuta a tutto il personale, infermieri e professionisti della sanità, che opera nella grande area dell’Emergenza. Non sono i muri di un ospedale a fare dell’infermiere colui che opera al primo soccorso delle persone. Ci sono infermieri che il pronto soccorso lo fanno in strada, in prima linea, a casa di coloro che hanno necessità e urgenza di essere curati. Pazienti che vengono trattati fuori dalle mura degli ospedali e poi, una volta stabilizzati, portati dentro le mura per essere destinati ai reparti più adeguati alle cure di cui necessitano. Tutti gli infermieri che lavorano nell’emergenza, nel 118, in quella pediatrica o ostetrica, ma che nel loro ospedale non sono fisicamente collocati nei Pronto Soccorso, hanno diritto a tale indennità. Ci sono regioni, come il Veneto, che è stata la prima, ma anche Lombardia ed Emilia- Romagna, che riconosceranno questa indennità a tutti gli infermieri dell’area emergenza. Così vogliamo che sia anche in Valle d’Aosta”.
Conclude Delli Carri: “Per quel che riguarda le tariffe delle prestazioni aggiuntive, esse vanno aggiornate visto che risalgono addirittura la 2013. Una revisione di tali somme è necessaria e non più rimandabile. Siamo consapevoli che l’aumento delle tariffe magari non possa essere l’argine definitivo al fenomeno degli infermieri che lasciano le aziende sanitarie pubbliche per andare a lavorare altrove, magari in Svizzera, con l’offerta di stipendi decisamente più alti dei nostri. Ma si tratterebbe di un passo avanti, un piccolo riconoscimento concreto di quell’eccellenza che a livello mondiale gli infermieri italiani rappresentano.
È chiaro a tutti, infine, che il problema della nostra sanità è strutturale, che è necessario rendere la nostra professione appetibile anche da noi, con assunzioni stabili e ben retribuite, così che anche i giovani scelgano di rimanere in Italia senza fuggire all’estero. Per questo però è necessario lavorare sul lungo periodo, realizzando un piano serio di assunzioni e di revisione dell’organizzazione per offrire una risposta sanitaria adeguata alle necessità odierne e future della popolazione. La revisione delle tariffe delle prestazioni aggiuntive, in tale prospettiva, è il primo passo”.
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Il Segretario Regionale
Nursing Up Piemonte e Valle d’Aosta
Claudio Delli Carri
011.306 703 – 389.809 340