Il Ministero punta al ribasso per affrontare la carenza di personale infermieristico. Nursing Up, il Sindacato degli Infermieri Italiani, denuncia con forza la proposta di istituire la figura dell’Assistente Infermiere, definendola un pericoloso escamotage politico per affrontare superficialmente la cronica carenza di personale sanitario. Invece di risolvere alla radice il problema, questa soluzione rischia di compromettere la qualità dell’assistenza e il futuro della professione infermieristica.
«L’introduzione dell’Assistente Infermiere è l’ennesima scorciatoia politica per risolvere la carenza di personale infermieristico senza affrontare le radici del problema – afferma Claudio Delli Carri -. La proposta non solo rischia di compromettere la qualità dell’assistenza sanitaria, ma ignora le necessità reali del nostro sistema e dei professionisti che ci lavorano».
L’Assistente Infermiere si presenta come tentativo di rimpiazzare il personale sanitario con una figura ibrida e mal definita, caratterizzata da una formazione insufficiente, minori responsabilità e, potenzialmente, uno stipendio vicino a quello degli infermieri laureati. La proposta in questione avrà impatti su tutto il territorio, motivo per cui Nursing Up solleva critiche sia a livello nazionale che locale.
«La proposta potrebbe abbassare ulteriormente la qualità delle cure e aggravare una situazione già critica, segnata da un calo drammatico delle iscrizioni ai corsi di laurea infermieristica», aggiunge Delli Carri.
Lo scorso 8 agosto 2024, il Ministero della Salute ha trasmesso due documenti in vista della Conferenza Stato-Regioni del 19 settembre, che trattano la revisione del profilo dell’Operatore Socio-Sanitario (OSS) e l’istituzione del nuovo profilo di Assistente Infermiere. Nursing Up denuncia la previsione di una sanatoria mascherata che permetterebbe agli OSS con almeno 5 anni di servizio di diventare Assistenti Infermieri con un corso di sole 100 ore, anche senza diploma.
«Anziché adottare soluzioni temporanee e inadeguate, la politica dovrebbe ascoltare le esigenze delle realtà locali e implementare strategie concrete per valorizzare e sostenere adeguatamente il personale infermieristico. Solo attraverso soluzioni strutturali e ben pianificate sarà possibile garantire un’assistenza sanitaria di alta qualità per tutti i cittadini», conclude Delli Carri.